Saturday, May 29, 2010

qualcosa è cambiato

Essì, ormai son passati ben 19 giorni da quando ho lasciato la mia residenza in Commonwealth e mi son trasferita in quel di Sengkang.
Commonwealth mi è rimasto nel cuore. Il mio supermercato
il mio foodcourt di fiducia
i ratti che mi attraversavano la strada ogni mattina, ogni pomeriggio, ogni sera, ogni alba.
La puzza di durian alle 8 di mattina sulla strada per andare a prendere il metrò, etc.. etc...
Commonwealth è una zona povera e vecchia, ma si stava da dio. Oltre ad aver cambiato casa, anche la mia compagna di avventure Haby se n'è andata... è tornata in Francia e ora credo sia già in Messico. Ora sono qui, alla penultima fermata della metro viola.
Sono lontana dal centro e in queste zone di occidentali non ce ne sono... solo io! Sono in un bellissimo quartiere residenziale composto da centinaia di palazzoni da almeno 16 piani e io mi trovo all'11esimo.
Ho una bellissima stanza singola, con i muri blu ridipinti in occasione del mio arrivo. Beh.. sì, questa è la casa di un mio amico...e mi ha offerto la permanenza qui. La generosità di queste persone va oltre l'immaginabile... è sconcertante e impagabile. Ma noi, la faremmo mai una cosa del genere? dare una stanza a gratis per 2 mesi, arredata, con tanto di internet e in più, prima che ci entri, ridipingere i muri e pulire tutto quanto? C'è da rimanerne a bocca aperta. Comunque, stanza a parte condivido l'appartamento con delle ragazze cinesi. Cinesi, al 100% made in China. Non ci capiamo. Affatto. E poi è vero che i cinesi urlano sempre quando parlano. Porca miseria alle 11 di sera..ma che ti urli??? Però sono carine nei loro pigiamini di finta seta rosa, le guancettine rosa, capelli neri sottili e lisci, la pelle pallida pallida, i loro occhi a mandorla. Non le distinguo. Oltre a queste solite faccende di casa, in questi giorni non si è fatto un gran che a parte la festa di compleanno di Zan segnata dal bodypainting, luci fluo, bbq, tanto cibo, birre e sigarette
e per finire, un gran bel street party al negozio dei miei amici, SupClothing uber alles + AcclaimMag... mmmh era da tanto che non si festeggiava così!!!


Ora che mancano solo 5 settimane al mio ritorno, sinceramente sono combattuta. Un pò vorrei tornare, ma son due notti che sogno di partire e di piangere come una disperata. In fondo sto per la lasciare una famiglia, non una città.

Monday, May 17, 2010

il concorso

Come in tanti sanno, ho partecipato a un concorso.
Un concorso sui racconti di viaggio ed ecco perchè ho copiato e incollato, quasi paro paro il racconto di Kuala Lampur. Sarà praticamente impossibile vincere, ma per gioco ci provo lo stesso. Il problema è guadagnare punti. Su quello devo contare sui amici, conoscenti e tutto il mio albero genealogico. Infatti per votarmi bisognerebbe copiare e incollare su facebook o forum o chissà che questa url:

http://inviaggiocongeniuscard.it/progetti/kuala-lampur-pollai-e-africa

e inoltre bisognerebbe iscriversi al sito e votare con le stelline di gradimento il mio racconto.
Non è molto, ma so bene che è una seccatura.

Quindi cari amici, conoscenti o geni dei miei geni... vedete voi che potete fare!

Monday, May 3, 2010

Thailandia: Phi Phi-no!

Perchè Phi Phi-no (pronunciato "pipìno")? Perchè Phi Phi Island è l'isola del pipino!
Il 27 aprile atterriamo a Phuket. Era sera e pioveva. Non avevamo organizzato nulla, eravamo ancora un pò stanche dal viaggio a Bali, non avevamo prenotato un hotel, niente di niente. Prendiamo un taxi e ci dirigiamo a Phuket town dove abbiamo passato la prima notte. L'indomani avremmo dovuto prendere la nave per dirigerci a Phi Phi Island e il porto era a 10 minuti dalla città. Arriviamo in questo hotel dall'aspetto imponente e prendiamo una camera. L'hotel era così austero che l'architettura fascista in confronto sembrava essere art nouveau. Un blocco di cemento di non so quanti piani dallo stile assolutamente anni '80. Fatiscente e le mura raccontavano anni gloria. Il condizionatore, anche quello anni 80, era talmente rumoroso che non ho chiuso occhio. Nonostante tutto, la mattina sveglia alle 6 e un'ora dopo eravamo già al porto pronte a imbarcarci. Stanche e assonnate come non mai. Un'ora e mezza di traversata ed ecco che sbarchiamo a Phi Phi Don. Ho dovuto strofinarmi gli occhi per realizzare che quel che stavo vedendo fosse vero. Non ci volevo credere! Sembrava di stare a Gardaland o in qualsiasi altro parco giochi, era troppo paradisiaco per essere vero.
Un soffio di entusiasmo ci ha stampato il sorriso sulla faccia per 4 giorni. Appena arrivate andiamo subito a cercare un hotel. Ci piazziamo in questa bettola con ventilatore, per fortuna ci siamo rimaste una notte sola. Faceva caldo. Troppo caldo. Nelle prime due ore di esplorazione avevo già fronte e naso ustionati. Passeggiamo per le 3 o 4 stradine che percorrono l'isola e scoviamo qualche angolo ancora distrutto dallo tsunami. Assolutamente triste. Le ore volano e arriva la bassa marea, ci concediamo quindi lunghe passeggiate sull'immensa spiaggia bianca.
La mattina successiva saremmo dovute ripartire per visitare Phuket un paio di giorni, ma ci siamo talmente innamorate di Phi Phi che abbiamo deciso di stare un giorno in più, e giuro che ne è valsa la pena. Il primo giorno a Phi Phi avevamo negoziato con un vecchio pescatore un bel giro a Phi Phi Lay, una piccola isola a sud di Phi Phi Don. E così, dopo al prima notte da incubo, ci svegliamo e prendiamo la famosa Longtail boat!
Il viaggetto durava tre orette e comprendeva 3 o 4 tappe, compresa la famosissima Maya Bay dove Mr. Leonardo Di Caprio ha girato "The Beach", film che non ho nemmeno visto. E solo perchè Mr. Di Caprio ha toccato quel suolo, i locali han veduto bene di farti pagare 200 Baht al tuo arrivo alla spiaggia. Come fosse diventata cosa sacra solo perchè il signor Hollywood è stato lì! Comunque sia Maya Bay è qualcosa di assolutamente incredibile. La spiaggia è talmente chiara e talmente sottile che quando la calpesti sembra di camminare sulla farina.
Abbiamo fatto il bagno, ci siamo rilassate e il pescatore era sulla sua barchetta ad aspettarci, ho preso la maschera e mi sono messa ad esplorare i fondali.. io non ho visto niente. Non so, la fauna marina era scomparsa. Dopo un pò risaliamo sulla barchetta per tornare a Phi Phi Don, questo è quello che vedevo da lì:
Stanche e assonnate, arrivate al porto ci dirigiamo al nuovo albergo, bellissimo, e ci riposiamo un pò. Volevamo anche evitare le ore più calde. Il sole era veramente bollente.
Un altro giretto nel pomeriggio fino al tramonto, e che dire... da togliere il fiato.
Abbiamo cenato e ogni sera, dopo cena, c'è una festa in spiaggia con ragazzi che si esibiscono in numeri assurdi di giocoleria con palle, corde e bastoni infuocati. I ragazzi sono fantastici, sono simpatici e cordiali, un pò provola, ma davvero simpatici. Sempre pronti a scambiare due parole! Ed ecco che l'ultima sera a Phi Phi l'abbiamo passata sedute a goderci lo spettacolo e a perderci nelle fiamme in movimento.
L'ultimo giorno lo passiamo a Phuket, ma dopo aver visitato Phi Phi Island, Phuket ci è sembrata discreta. Mare e spiaggia assolutamente stupendi, ma mai come Phi Phi. E così l'ultimo giorno in Thailandia lo spendiamo standocene sedute sulla sdraio a non far nulla. Totale relax. Cena, passeggiata digestiva e a letto subito. Poche ore dopo ero già sulla via del ritorno per Singapore, con nello zaino dieci chili di tristezza.