Friday, April 23, 2010

B di Bali? no, B di Bargain!

Son passati due giorni dal mio ritorno in quel di Singapore dopo una settimana trascorsa in quell'isoletta chiamata Bali. Se esiste il mal d'Africa, non vedo perché non dovrebbe esistere il mal di Bali. Io ne sto soffrendo.
Appena arrivate in aeroporto (mai visto un aeroporto più orrendo!) ci infiliamo su un taxi e raggiungiamo il nostro Hotel. Avevo prenotato a Kuta beach.
Dicevano che era la parte più bella (...). Dalla mappa avevo controllato dove fosse l'hotel: sembrava vicino alla spiaggia e in pieno centro. Assolutamente no. Forse non so leggere le mappe! Ad ogni modo esso si trovava in fondo ad un vicolo a dir poco terrificante e la spiaggia stava ad almeno 20 minuti di sfacchinata da lì. Ma tutto ciò non ci ha scoraggiate. Saliamo in stanza, decente direi, e ci prepariamo per andare a cena. Usciamo e subito ci riversiamo in Legian Street. A detta delle guide turistiche era il fulcro del paesello con molti locali e ristoranti. Mamma mia. I locali c'erano e i ristoranti pure, ma le guide mica ti dicono che ogni 2 metri c'è qualcuno che ti chiede "Manicure? Pedicure? Massage? Transport?" e ancora "Hello! Where do you come from? Australia? Hello! How are you? Hello hello hello..." . E la cantilena dura 24 ore su 24!!! I primi giorni gli si rispondeva per educazione "No, i'm okay thanks! No thanks! I'm from Italy, bla bla", dopo due giorni le risposte sono diventate monosillabiche "No. No. No.", dopo quattro giorni il silenzio totale. Passi svelti sguardo basso. Non ce la si faceva più!!! Ad ogni modo, ogni volta che rispondevo "I'm from Italy" (sempre detto con una certa fierezza) era il delirio! A Bali sanno l'italiano meglio di me!
Ad esempio, un giorno in mezzo alla spiaggia, solito dialogo da 3 battute:

Ragazzo: " Hello! Where are you from?"
Io: "I'm from Italy!"
Ragazzo: "AAAAAH Italy!!! .... SCOREGGIONE!"
Io: "Oh my God!"

Io sono rimasta basita. Ma vi pare che gli italiani all'estero lasciano sempre questo tipo di tracce indelebili? Ma si può insegnare "scoreggione" a un ragazzo Balinese?
Comunque una settimana così è a dir poco un incubo. Come si fa a dar retta a tutti? Impossibile! Ma finché son le domande, ancora si può sopravvivere, ma quando devi comprare una cosa... è la fine. Hanno una capacità di fotterti che è incredibile. Chiedi il prezzo di una cosa e stai sicuro che il primo prezzo che ti dirà è almeno 10 volte di quel che vale. E così si inizia: bargain bargain bargain. Negoziazioni di ore e ore, solo per non passare per il solito turista idiota che è stato fregato per la ventesima volta. Come per magia i prezzi scendono del 200%, ma se vedevamo che l'omino non mollava, allora scattava la tecnica di far finta di andarsene scocciati. Lui, per non perdere un cliente, faceva ancora un bel zac zac ai prezzi!
Si negozia per tutto, al cibo, alle ciabatte, ai taxi, alle macchine, alle barche... Tutto! E' stato estenuante.
Kuta, oltre a pretendere di essere il posto più cool e in di Bali, ha anche il record di essere il posto più inquinato che io abbia mai visto. Non riuscivo quasi a respirare!
Già dall'inizio avevamo intenzione di girarci l'isola, se poi aggiungiamo il kaos e l'inquinamento di Kuta, ecco che dopo due giorni eravamo già in esplorazione: nord, est e ovest. A Bali, se non hai motorino o macchina sei fregato.
Così abbiam deciso di "affittare macchina+guida", ovviamente negoziando il prezzo per una trentina di minuti. Tutto sommato è abbastanza economico. Un bel tour di 8 - 10 ore al prezzo di 20 euro (a testa). La bellezza di Bali non è tanto il mare, ma la campagna. E' da togliere il fiato!
Tra le rice terraces, i monti, i laghi, le cascate, decine di templi dispersi qua e la, foreste infestate di scimmie... è veramente stupenda. Oltre ad affidarci alla guida, avevamo delle brochures (maledette maledette maledette) che ti indicavano i posti più belli da visitare, tra questi l'esperienza di vedere i delfini in mezzo al mare. Lo spot era a Nord, per la precisione tra Lovina e Kalibukbuk. 3 ore e passa da Kuta. Per vedere i delfini si doveva prendere la barca alle 6 di mattina ciò significava stare una notte a Lovina per potersi svegliare presto. Partiamo per Lovina con un driver a dir poco allucinante. Non sapeva una parola di inglese. NIENTE. E dovevamo passare le 9 ore successive con lui cercando di fargli capire le tappe e la strada che doveva seguire. Inferno. Le sue uniche parole parole erano: " Market, Umbrella, Police, Hospital e Sorry" Il sorry lo usava quando non capiva una mazza, ossia sempre. Gli abbiamo chiesto di spegnere l'aria condizionata, lui ha fatto tutt'altro: ha accostato la macchina al volo in curva spegnendo il motore. Chissà che diamine aveva capito. Dopo 9 ore eravamo a un pelo dall'hotel a Lovina. Mancavano 10 metri. Eravamo assolutamente spossate dal viaggio e dal driver. Ed ecco che una manna dal cielo ha fatto in modo che la ruota della macchina esplodesse. Volevo picchiarlo, volevo piangere, volevo urlare. A Bali è ancora bassa stagione quindi Lovina era deserta. Passando per la strada principale, eravamo gli unici, abbiamo attirato l'attenzione di tutti. Dei ragazzi in sella a dei motorini ci hanno seguiti e scortati fino all'hotel, ma quando è esplosa la bomba eccoli che si sono avvicinati come api al miele. Hanno sentito l'odore dei soldi solo perchè siamo turiste. Oltre alla ruota bucata ci siamo sorbite mille richieste di viaggi organizzati, hotel, bla bla... anche un invito per uscire la sera e una serenata. Declinato subito. Noi volevamo solo andare in quel diamine di Hotel dormire e svegliarci la mattina per vedere i delfini. Insomma, sti ragazzi ci hanno offerto pure i il tour per vedere i delfini. Iniziarono così le contrattazioni. Alla fine abbiamo raggiunto un accordo pagando un tot in anticipo. Il povero e sfigatello driver intanto sudava ottomila camicie per aggiustare la ruota e portarci in hotel. Dopo un paio d'ore raggiungiamo l'hotel. Mai visto un posto più desolato di quello. Eravamo solo due ragazze nel bel mezzo del nulla. Non c'era niente di niente. La strada principale faceva terrore. La reception dell'hotel chiudeva alle 20 e 30. Dopo quell'ora eravamo assolutamente sole. E così ci è preso il panico. Di notte, da sole, nel bel mezzo del nulla, gente strana, avevamo anticipato dei soldi a dei ragazzi che nemmeno sapevamo chi diavolo erano e la mattina dopo, nel buio delle 5 di mattina dovevamo prendere una barca e andare in mezzo al mare con sti ometti. Un incubo! Eravamo talmente agitate che pensavamo di non chiudere occhio per tutta la notte. Io sì ero bella agitata, ma dopo essermi sdraiata e acceso l'ipod, sono collassata in 10 minuti. Avevamo comunque puntato la sveglia alle 5 perché in fondo in fondo speravamo che i ragazzi non ci avessero fregate. Ecco che arriva la mattina. Mai vista una notte più tranquilla di quella. Ore 5 e 40 arrivano due ragazzi in motorino. Dovevamo salire in sella e andare al porticciolo. Volevo morire. A Bali son matti nel guidare. Io e Haby ci siamo guardate negli occhi, abbiamo fatto un bel forte e profondo respiro e abbiamo ingoiato la paura. Dopo 5 minuti di motorino ecco il porticciolo pieno di turisti: non eravamo più sole! La giornata stava svoltando al meglio. Abbiamo atteso qualche minuto ecco che il nostro skipper, un ragazzo di 20 anni di una simpatia incredibile, ci fa segno di zompare sulla barchetta. Erano le 6.
Le mie occhiaie arrivavano alle ginocchia ed ero bianca cadaverica. Acceso il motore ecco che in 30 minuti arriviamo in mezzo al mare con tutte le altre barche aspettando che i delfini si facessero vedere. Tadaaaan!
Eccoli lì sguazzanti a destra e a sinistra! La cosa esilarante era che tutte queste barchette in mezzo al mare cariche di turisti davano la caccia ai delfini, per cui appena compariva una pinna, una flotta di barche si dava all'inseguimento dei delfini. Faceva troppo ridere! Dopo due ore lo spettacolo era finito, a gran malincuore. E' stato davvero emozionante! Ancora mi chiedo perché diamine eravamo così terrorizzate. Alle 8 eravamo già tornate all'hotel. Abbiam fatto colazione e dovevamo aspettare l'altro driver che ci avrebbe riportate a Kuta. Alle 9 arrivano una coppia di ragazzi, io e Haby sempre intimorite dal sesso opposto, ci facciamo coraggio un'altra volta e saliamo in macchina. Il ritorno è stato assolutamente piacevole. Lo stereo ha suonato Bob Marley per 9 ore di fila. I due ragazzi erano simpatici e gentilissimi. Dopo diverse tappe
ecco che rientriamo a Kuta. una stanchezza primordiale, tant'è che ci siamo addormentate alle 6 di pomeriggio per svegliarci il giorno dopo. Gli ultimi due giorni sono stati un pò mosci. Siamo state costrette a rimanere a Kuta perché ha piovuto in una maniera incredibile. Kuta era allagata e io e Haby non abbiamo perso l'occasione di camminare per le strade con tanto di infradito,
sognando fosse Venezia con l'acqua alta, ma ahimè era la strada più lercia di tutta Bali.