Sunday, February 7, 2010

parlando d'integrazione

In Singapore vivono tre differenti comunità tra cui quella cinese (che va per la maggiore), quella malesiana e quella indiana, solo una piccola parte appartiene al resto. Sono tre popoli con tradizioni completamente diverse tra loro, eppure come per magia qui convivono benissimo. E' vero, ci sono i quartieri-ghetto, ma qui le comunità non si rinchiudono all'interno di confini invisibili, qui ci si MESCOLA. Il sistema residenziale di Singapore è abbastanza squallido: la maggior parte dei cittadini vive negli HBD, edifici oltre i 10 piani con decine e decine di appartamenti all'interno. Mettiamo che su un piano ci siano sette appartamenti. Bene, a Singapore c'è una legge non scritta che dice che sullo stesso piano devo convivere famiglie di diversa origine. Quindi, ad esempio, su 7 appartamenti, 3 vanno ai cinesi, 2 agli indiani e altri 3 ai malesiani. Io sono scioccata. Singapore fa da sé leggi non scritte che trattano di integrazione. L'Italia è proprio pessima. Ad ogni modo, qui c'è un gran rispetto generale, ma comunque le scaramucce tra popolo e popolo ci son sempre, come tra atalanta e brescia. I cinesi parlan male degli indiani e dei malesiani, i malesiani parlan male degli indiani, e gli indiani stanno zitti. Per i cinesi, i malesiani sono come i "terroni" per chi vive nel nord Italia. Nonostante ciò, la parola xenofobia non si pronuncia mai e non si è mai sentito parlare di aggressioni a sfondo razzista. Oh povera Italia.

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